Sebbene la cura della perimplantite adotti metodiche e procedure simili a quelle per debellare la parodontite, è necessario fare alcune distinzioni poiché c’è una sostanziale differenza tra la superficie dei denti naturali (parliamo della radice del dente quindi del cemento radicolare) e quella degli impianti dentali in titanio osteointegrati.
Pur svolgendo la stessa funzoine, la superficie del dente naturale si comporta in maniera diversa da quella di un impianto inserito nell’osso mascellare.
Sembra un controsenso ma l’impianto è molto più sensibile all’igiene orale rispetto al cemento radicolare.
Radice di un dente naturale
La parte del dente naturale al di sotto delle gengive ed immersa nell’osso mascellare è chiamata radice e la sua superficie è detta cemento radicolare.
I denti sono mantenuti in sede (all’interno dell’osso) dal legamento parodontale che parte dall’osso e finisce nel cemento della radice del dente.
La parodontite attacca prima la gengiva, poi i tessuti parodontali (legamento e mucosa) ed infine l’osso provocando la caduta spontanea del dente stesso.
Superficie impianto dentale
L’impianto dentale è mantenuto stabile ed in posizione grazie alla sua stretta relazione con l’osso con il quale, dopo il periodo di osteointegrazione, tende a diventare un tutt’uno.
Non esiste nessun legamento parodontale, ne naturale ne artificiale. Inoltre, la superficie dell’impianto è molto più delicata di quanto non sia quella dei denti.
A complicare le cose ci pensa la morfologia della superficie implantare che non è liscia come si potrebbe essere portati a pensare bensì porosa.
Se da una parte tale porosità facilita e fortifica l’osteointegrazione, dall’altra offre “riparo” ai batteri che causano l’infezione e la cura della perimplantite diventa più problematica.
Cura della perimplantite superficiale o mucosite
Prima che la patologia degeneri in perimplantite, i tessuti coinvolti, infetti ed infiammati, sono quelli molli ovvero gengive e mucosa.
A questo stadio, la cura della perimplantite prevede manovre non chirurgiche di igiene orale professionale allo scopo di eliminare la placca che si è accumulata (anche sulla sovrastruttura anche detta protesi) ed i tessuti molli e duri dalla superficie dell’impianto dentale con l’utilizzo di scalers e lavaggi a base di clorexidina. Per debellare l’infezione può essere utile un supporto antibiotico che deve essere valutato e prescritto dal medico.
Per contenere e eliminare progressivamente l’infiammazione, si sono rivelati utili anche i seguenti metodi:
- Sciacqui con acqua tiepida e sale;
- Acido citrico;
- Perossido di idrogeno.
Cura della perimplantite conclamata
La cura della perimplantite conclamata (ovvero quando l’infezione ha superato i tessuti molli e si appresta ad attaccare l’osso o lo ha già fatto) è di stretta pertinenza del dentista che non può fare altro che ricorrere alla chirurgia orale per raggiungere le parti colpite, asportare il materiale biologico infetto e decontaminare la superficie dell’impianto dentale.
La ricerca da parte dei produttori di strumentazione chirurgica ed odontoiatrica permette oggi ai dentisti di avvalersi di nuovi strumenti appositamente realizzati per aumentare l’efficacia del tarttamento contro la perimplantite.
In particolare vanno citati i seguenti:
Laser
Il laser per la cura della perimplantite è oggi assai utilizzato per decontaminare le superfici implantari con grande soddisfazione sia dei dentisti che dei pazienti
Rimozione meccanica
Detto in questo modo non significa un gran che per i non addetti ai lavori; in altre parole, esistono sul mercato degli strumenti come iBrush (nome commerciale) che, collegati alla al trapano a turbina del dentista, permettono la rimozione meccanica (non manuale come con lo scaler) di placca e tartaro dalla superficie dell’impianto dentale senza però danneggiarlo.
Conclusioni
Come abbiamo visto, la cura della perimplantite può rivelarsi molto invasiva e costosa; è quindi preferibile prestare molta attenzione all’igiene orale quotidiana e sottoporsi periodicamente alla pulizia denti dal dentista poiché solo in questo modo il medico o l’igienista sono in grado di diagnosticare piccoli problemi che, se non curati tempestivamente, possono trasformarsi in un vero calvario.
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